“Funky GAL 2, il primo sportello del biologico” è il nuovo progetto promosso dal Bio-Distretto dell’Agricoltura Sociale di Bergamo che promuoverà la cultura del biologico e dell’alimentazione sana e sostenibile e fornirà uno strumento di sviluppo per le aziende agricole.
Si tratta di un progetto finanziato dal Bando 3.2.01 “Informazione e promozione dei prodotti di qualità” del GAL dei Colli di Bergamo e del Canto Alto, che si sviluppa partendo dalle realtà del territorio e dalle loro necessità.
Il progetto “Funky GAL 2, il primo sportello del biologico” inizia il proprio percorso al termine di un anno profondamente segnato dalla pandemia di Covid-19. Sebbene il settore agricolo, e quello biologico in particolare, abbiano mostrato segnali di tenuta anche nei periodi più bui del contagio, sono molte le incognite aperte.
L’intervento cardine del progetto riguarda la creazione di uno sportello, in una apposita pagina denominata “Sportello biologico”, accessibile dal sito web del Bio-Distretto, sviluppato per offrire Servizi di consulenza e supporto tramite uno sportello online.
Gli agricoltori del territorio del GAL e gli associati del Bio-Distretto potranno così accedere ad un articolato programma di iniziative che comprendono consulenze, momenti formativi, azioni di supporto e partecipazione ad eventi commerciali.
Le iniziative di consulenza offerte saranno due: la prima riguarda una consulenza agronomica, la seconda un servizio relativo alla comunicazione. La comunicazione web è ormai un aspetto imprescindibile di ogni attività commerciale, anche quelle più piccole. Con la crisi della vendita diretta e il diffondersi dei servizi di consegna a domicilio di questi mesi, la reperibilità sul web ha acquisito un’importanza ancora maggiore. Anche in questo caso il progetto vuole rendere disponibile una prima consulenza a sportello sull’analisi delle strategie di comunicazione della singola azienda, rendendo più accessibile un servizio che oggi molti agricoltori non possono permettersi.
Saranno poi organizzati anche momenti di formazione. I temi toccati saranno: la conversione al biologico, in cui si affronteranno i tempi e le caratteristiche agronomiche e burocratiche dell’iter di conversione; l’agricoltura sociale, in cui le cooperative del distretto condivideranno le proprie esperienze nell’impiego di soggetti svantaggiati nel lavoro agricolo e di commercializzazione, portando a conoscenza anche delle aziende agricole le prospettive di un approccio sociale.
Un ulteriore contributo che deriva dall’esperienza di molte cooperative del Bio-Distretto sarà costituito dalla creazione di un servizio di supporto alla progettazione che comprenderà la segnalazione dei bandi aperti, di rilevanza per il settore, e la convenzione economica con realtà specializzate nella stesura di proposte progettuali che potranno supportare le aziende e i soggetti del territorio che fossero interessati a concorrere.